Ferrero Italia, ad ottobre premio di produzione a 6.000 lavoratori

In arrivo premio di produzione che porterà più di duemila euro nelle tasche di oltre seimila lavoratori: ecco le principali novità emerse dall’annuale Coordinamento Ferrero.

Ieri, 17 settembre 2020, si è tenuto l’annuale appuntamento di coordinamento tra la dirigenza Ferrero e le segreterie nazionali, provinciali e Rsu di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.

Il confronto svoltosi in videoconferenza, nel rispetto delle regole e delle cautele dovute all’emergenza sanitaria, ha consentito di passare in rassegna le attività e i risultati che Ferrero ha conseguito nei suoi diversi stabilimenti italiani nel corso dell’esercizio 2019-2020.

Ferrero, attività e risultati conseguiti

Dal confronto è emerso un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente con un fatturato Italia relativo all’esercizio 2018/2019 pari a 1.475 milioni di euro, in aumento dell’1,7%.

Il reddito operativo aggregato (tutte le società italiane) è stato pari a 256 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti del 10,6%.

Anche se i prodotti Ferrero non sono considerati “beni essenziali”, durante la pandemia e il lockdown, hanno ottenuto in media risultati positivi mantenendo un livello di gradimento molto alto.

Ferrero, premio di produzione di 2.105,97 euro ai dipendenti albesi

Sulla base degli obiettivi raggiunti i circa quattromila dipendenti albesi del Gruppo Ferrero percepiranno un premio di 2.105,97 euro, sui 2.220 messi in palio al raggiungimento del 100% degli obiettivi.

Il premio economico sarà erogato con la busta paga del mese di ottobre e sarà defiscalizzato con un’aliquota sostitutiva del 10%.

“In un momento storico nel quale dalla politica e Confindustria arrivano proposte che dequalificano il lavoro, con ricadute negative su diritti e tutele, e contrastano il rinnovo dei contratti nazionali,

la contrattazione sindacale acquista ancor più importanza e valore per veder riconosciuti l’impegno e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori”,

commentano le tre sigle sindacali.

Le segreterie di Fai, Flai e Uila di Cuneo, oltre alle Rsu di stabilimento, hanno apprezzato l’andamento dei lavori, il livello di informazioni ricevute.

Le stesse esprimono valutazioni positive per il buon risultato raggiunto in una fase economica e sociale del nostro Paese molto difficile.

 

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