Scuola, tutti in piazza a protestare: l’urlo dei presidi

Gli impiegati della scuola tornano a manifestare. In particolare, i presidi chiedono risorse oltre all’autonomia. Previste oltre 60 manifestazioni nel pomeriggio.

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Per il pomeriggio di oggi è prevista la Conferenza Stato-Regioni per stabilire le linee guida sul ritorno a scuola a settembre.

Le manifestazioni

Scuola: si riparte a settembre, ma come? Oggi pomeriggio, dalle 18, saranno oltre 60 le manifestazioni in tante piazze italiane che vedranno scendere in strada, insieme, non solo lo staff della scuola ma anche genitori ed insegnanti. Tutti hanno in comune l’essere arrabbiati. Ad organizzare le proteste è stato il comitato Priorità alla Scuola che, nel corso dei mesi di lockdown, è riuscito ad ottenere le adesioni di tantissime famiglie. Le manifestazioni ci saranno anche da Trento a Palermo, passando per Roma e Napoli.

Il ministero dell’Istruzione ha stilato le linee guida in bozza, utili per il rientro sui banchi di scuola a settembre. Secondo la bozza servirebbero spazi extra, turni per gli ingressi e per le uscite ma anche smistamento degli insegnanti.

Come si legge su Repubblica, Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha affermato:

“Alcuni colleghi saranno in piazza, ma ritengo fondamentale continuare un confronto e colloquio costruttivo con il ministero. Abbiamo criticato alcuni aspetti di questa bozza e speriamo che alcune delle nostre istanze possano essere recepite. Avremmo voluto trovare indicazioni di natura operativa e per quanto apprezziamo l’autonomia, questa funziona solo se accompagnata da determinate condizioni di contorno”.

I presidi chiedono che oltre all’autonomia vengano date anche le risorse. A loro serve  capire qual è il loro ruolo nell’organizzazione ma anche i loro poteri. Il rischio è che si scateni il caos.

In arrivo una app

La Azzolina ha anticipato che prima di settembre dovrebbe arrivare un’applicazione che dovrebbe consentire la facile mappatura delle aule. I presidi, però, non conoscono ancora come funziona precisamente. Mentre agli Enti Locali, spetterà il compito di fornire spazi extra.

La protesta, dunque, avrà comune comune denominatore, le linee guida. I genitori chiedono che vengano assunte risorse straordinarie, vengano forniti nuovi spazi ma anche una prevenzione maggiore.

Si inizierà da Firenze con l’intervento della portavoce del comitato Priorità alla Scuola, Costanza Margiotta. Si tratta di una mamma ma anche di un’insegnante, che durante i lunghi mesi di lockdown, fece sentire la sua voce con la Azzolina scrivendole una lettera. Il suo intento era quello di chiedere interventi concreti.

 

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