Prato: si schianta in un incidente auto, 21 anni fa aveva sterminato la famiglia

Prato: un uomo 42enne si è schiantato contro un palo con la sua auto

Simone Cantaridi, un 42enne di Piombino, si è schiantato contro un palo con la sua vettura alla periferia di Prato in Via Firenze.

L’incidente è avvenuto ieri alla vigilia del ventunesimo anno dalla strage in famiglia da lui commessa.

Lo schianto contro il palo è forse dovuto all’alta velocità che avrebbe fatto perdere all’uomo il controllo dell’auto.

L’impatto con l’albero è stato devastante.

Sono arrivate un’ambulanza della Croce d’Oro con il medico e una pattuglia della polizia municipale oltre ai vigili del fuoco che hanno estratto l’uomo dalle lamiere.

Dalle indagini sembra che l’uomo non fosse ubriaco o avesse fatto uso di sostanze stupefacenti.

Nella vettura non sono stati trovati documenti, ma la Polizia è risalita all’identità dell’uomo dalla targa della vettura.

21 anni fa la tragedia a Piombino

21 anni fa l’uomo aveva ucciso a coltellate la sua famiglia e poi aveva tentato il suicidio facendo esplodere la palazzina di Piombino, dove viveva.

Nella strage morirono la figlia Vanessa di 4 anni, la moglie Sabrina e la sorella Claudia.

Inizialmente creduto come unico superstite di una tragedia dovuta a un’esplosione di gas in abitazione, Cantaridi ha ammesso successivamente le sue responsabilità dopo due giorni dalla tragedia senza mai spiegare il vero motivo.

L’uomo fu condannato a 16 anni di carcere, ma ne ha scontati solo dieci per buona condotta e grazie all’indulto.

Cantaridi aveva trovato un impiego al supermercato e, durante la reclusione a Prato, si era laureato in teologia.

Ricostruzione dell’esplosione della palazzina

Secondo la ricostruzione dell’epoca Cantaridi uccise prima la moglie e la figlia verso le 7.30 del mattino quando si trovano ancora a letto.

Due le coltellate al petto alla figlia e una all’addome della moglie.

La sorella, dopo aver tentato di fuggire, è stata freddata dopo una colluttazione.

L’uomo aveva poi aperto la bombola del gas in camera da letto, per suicidarsi, ma è sopravvissuto dopo l’esplosione della palazzina di Piombino.

 

 

 

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