Crisi Coronavirus, Reddito di Emergenza 2020: tutte le novità nel Decreto di aprile ’20

Emergenza Coronavirus: in arrivo il Reddito di Emergenza, ecco a chi spetta!

L’Esecutivo oltre ad essere impegnato ad organizzare la fase di ripartenza e di riapertura graduale delle attività produttive, pensa ad inserire nel decreto di Aprile il Reddito di Emergenza.

Sono ben 3 miliardi di euro le risorse finanziarie previste nel Dl di aprile: è quanto annuncia la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo:

“C’è una parte di cittadini che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Stiamo valutando la platea e l’impatto”.

Questa platea di persone in difficoltà economica che non ha altre entrate monetarie potrà beneficiare del reddito di emergenza.

Coronavirus, Reddito di Emergenza: a chi spetta?

Si tratta di un Bonus 500-600 euro a chi lavora in nero, colf e badanti, e per tutti coloro che sono rimasti esclusi dal Decreto Cura Italia.

Si tratta di una misura di sostegno economico per tutti coloro che non hanno un reddito fisso: si parla di lavoratori in nero e, come spiega Repubblica, stagionali, precari, badanti, baby sitter, contrattisti a giorni o a settimane.

Pertanto, il Reddito di Emergenza spetterà a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per far fronte all’emergenza economica Coronavirus

Il reddito di cittadinanza sarà costituito da due voci:

  • 500 euro di reddito vero e proprio
  • 280 euro di contributo per la casa.

Coronavirus, Reddito di Emergenza: come funziona?

Per accedere al Reddito di Emergenza 2020 sarà sufficiente presentare l’autocertificazione sostenendo di non percepire altre entrate monetarie.

In questo modo l’iter sarebbe più che tempestivo.

Come sarà erogato il Reddito di Emergenza? Si stanno valutando diverse opzioni:

  • accreditare il bonus reddito di emergenza direttamente sul conto corrente del beneficiario,
  • usare la carta reddito di cittadinanza attraverso la quale c’è anche un controllo sui beni acquistati.

I controlli poi sarebbero attivati successivamente per verificare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie approntate dal Governo in piena crisi coronavirus.

 

 

 

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