INPS: Caos domande Bonus Autonomi 600 euro

Bonus Autonomi 600 euro: il sito INPS prima avvisa gli utenti che conta l’ordine cronologico delle domande, poi chiude il sito

È caos totale per i lavoratori autonomi che vogliono presentare la domanda per richiedere il Bonus Coronavirus previsto per il mese di marzo.

Il sito dell’INPS è chiuso dalle 13,30 e sarà riaperto con orari differenziati, intanto, il Presidente Tridico ha sottolineato che le istanze per richiedere il Bonus Autonomi 600 euro potranno essere presentate anche i giorni successivi.

Migliaia di segnalazioni per disservizi, presunti attacchi hacker che erano stati ricevuti dall’INPS anche i giorni precedenti.

«Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito»,

sottolinea il Presidente INPS.

«Lo riapriremo – ha detto – dalle 8.00 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini».

Caos INPS, Bonus Autonomi 600 euro: violazioni della privacy

Diversi utenti, una volta entrati nell’area riservata dell’INPS, hanno segnalato di avere avuto accesso a dati personali differenti dai propri.

Sono state segnalate anche violazioni della privacy con profili diversi dai quelli dei reali soggetti istanti.

L’INPS ha confermato conferma il problema dello scambio di dati degli utenti, ma sottolinea che è durato pochi minuti.

“[…] fa accedere a pagine personali di contribuenti random, senza chiedere password e mostrando dati personali”,

sottolinea un utente.

Adesso il sito dell’INPS è temporaneamente chiuso e ha cessato ogni possibilità di operare.

“Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni”,

sottolinea INPS.

In ogni caso non c’è da allarmarsi visto che perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate.

Le domande per richiedere i Bonus Coronavirus potranno essere fatte per tutto il periodo della crisi.

Il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure e, per il mese di aprile, gli attuali 600 euro potrebbero subire un incremento.

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