Omicidio Vannini, “Vestiti non analizzati”: emerso il particolare fondamentale

I processi per l’omicidio di Marco Vannini hanno trascurato un elemento importante come rivela Roberta Bruzzone. Ecco quale.

Marco Vannini elementi processo
Marco Vannini

I vestiti di Marco Vannini non sarebbero mai stati analizzati né prima né dopo l’omicidio. Cosa potrebbero nascondere? Il parere della criminologa.

Le fasi concitate dell’omicidio di Marco Vannini

La morte di Marco Vannini avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 poteva essere evitata.

Così ha sentenziato la Cassazione con lo scorso 7 febbraio di fatto annullando il processo di secondo grado che aveva condannato a 5 anni Antonio Ciontoli.

Il resto della famiglia che secondo i giudici della Cassazione hanno attuato una condotta omissiva che fu concausa della morte insieme al colpo di pistola, sono stati condannati a soli 3 anni.

Nella villetta di Ladispoli però la dinamica di ciò che accadde quella sera non è mai stato chiarito del tutto e molti particolari rimangono oscuri.
Marco si fece davvero il bagno in casa Ciontoli? Perché fu ritrovato in camera con i capelli ancora bagnati?

L’elemento che mancò nel processo, il parere della Bruzzone

I vicini ed i soccorritori danno versioni diverse da quelle rilasciate nei processi da Martina e il resto della famiglia e la svolta ora arriva con la presa di posizione del ministro della Giustizia Alberto Bonafede.

Il ministro infatti, ha avviato un’azione disciplinare per il Pm Alessandra D’Amore.
Secondo Bonafede infatti l’inchiesta guidata dalla Pm sarebbe stata superficiale e avrebbe causato un danno ingiusto alla famiglia Vannini.

Dalla Procura di Civitavecchia arriva la replica di Andrea Vadaro che difende l’operato della D’Amore.

Sulle pagine di Giallo Roberta Bruzzone svela la sua opinione sull’argomento:

“Ritengo che la procura abbia fatto ciò che era necessario anche se si può sempre migliorare”

Secondo la criminologa di certo alcuni elementi non hanno avuto la dovuta attenzione durante i processi.
Gli inquirenti se li avessero analizzati infatti avrebbero potuto trarre elementi per capire dove fosse stato ucciso realmente Marco.

“Mancherebbe un approfondimento sulle tracce ematiche attraverso l’impiego del luminol e l’analisi degli indumenti effettivamente indossati da Marco”

Sottolinea la Bruzzone.

Chissà se con la riapertura del processo tali elementi verranno analizzati in maniera più approfondita?

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