Coronavirus, morta cassiera di supermercato: chiusura immediata

Ennesima tragedia per coronavirus sul posto di lavoro, vittima la cassiera di un supermercato di Brescia immediatamente chiuso.

Coronavirus commessa morta
commessi al lavoro

Nella polemica sull’apertura o meno dei supermercati in questo periodo di emergenza da coronavirus si inserisce l’ennesima tragedia umana, la morte di una commessa a Brescia. Ecco cosa è accaduto.

Coronavirus a Brescia, morta una commessa

Dalla Lombardia, la regione più colpita dall’emergenza coronavirus arriva l’ennesima notizia che non vorremmo mia leggere.
Una donna di 48 anni è morta oggi dopo giorni di malesseri dovuti a febbre alta.

In una settimana il male l’ha portata via ed ora si chiedono perché i suoi colleghi del supermercato Simply di Brescia in cui lavorava come commessa.

La donna era già a casa da alcuni giorni infatti a causa del coronavirus ma nella notte le sue condizioni si sono aggravate e la donna purtroppo è deceduta.

Nel supermercato di via Valcamonica è subito partita la sanificazione chiudendo l’esercizio fino al termine dei lavori.

La notizia del decesso della commessa è stato divulgato su Facebook mettendo in evidente allarme la clientela, come riporta Fanpage.

Stretta sull’orario dei supermercati, necessario?

Limitare il numero e l’orario delle attività ancora aperte, questa è la proposta che da molte parti si sta facendo avanti.

La norma di restare più possibile in casa, attualmente l’unica arma contro il contagio da coronavirus, non pare essere presa ancora sul serio.

Moltissime sono le denunce che stanno fioccando e le pene previste arrivano anche a 12 anni di carcere per chi mente sull’autocertificazione obbligatoria.

Le nuove strette su attività aperte, uscite e spostamenti in case vacanze sembrano oramai inevitabili.

A partire con le prime nuove norme la Regione Lazio: una persona sola per famiglia, orari ridotti fino alle 19 da lunedì al sabato e la domenica chiusura alle 15.

Resta ovunque il divieto di vendita di prodotti non essenziali, come cancelleria e l’obbligo per il proprietario di garantire accessi regolamentati pena la chiusura.

Probabilmente nei prossimi giorni anche le altre regioni seguiranno tale giro di vite sui divieti.

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