Coronavirus, cresce la fiducia nel governo Conte: la Lega di Salvini in calo

L’emergenza coronavirus sta facendo crescere la fiducia nel governo Conte. Almeno il 29,7% degli italiani voterebbe il premier ed il suo esecutivo.

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Mentre il leader della Lega continua a perdere consensi, l’esecutivo di Conte guadagna punti. Secondo gli italiani il presidente del Consiglio sta gestendo bene la situazione emergenziale dovuta al coronavirus.

In crescita i consensi di Conte

Mentre la Lega di Matteo Salvini perde consensi, cresce la fiducia nel governo Conte. Stando a quanto evidenziato anche da Fanpage, secondo gli italiani l’esecutivo del premier starebbe gestendo in maniera ottimale l’emergenza coronavirus che ha colpito il Paese.

La Lega di Matteo Salvini, che si piazza comunque al primo posto, continua a perdere consensi, quasi un punto percentuale.

Secondo il sonfìdaggio Monitor Italia, il partito di Matteo Salvini si ferma al 28,7%, perdendo lo 0,9% dei consensi.

Continua anche l’ascesa di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni raggiunge i pentastellati, guadagnando il terzo posto, con il 13,7%. Di poca rilevanza gli assestamenti degli altri partiti: Forza Italia è al 6,6%, il partito di Matteo Renzi al 3,3%, Sinistra 2,4%, Azione 2%, +Europa 1,9% e Verdi 1,8%.

Bocciato il comportamento dell’Unione Europea

Non solo crescita di consensi per Giuseppe Conte. Gli italiani non apprezzano la gestione degli aiuti da parte dell’Unione Europea a sostegno dell’Italia nell’emergenza coronavirus.

L’88% delle persone intervistate, infatti, non ritiene che l’Ue stia aiutando il nostro Paese in maniera adeguata. Solo per il 4% degli intervistati, l’aiuto offerto dall’Europa sarebbe giusto.

La gran parte degli italiani, infatti, considerano come uno svantaggio far parte delle’Unione europea. Circa il 67% del popolo italiano pensa che la riprova di questo svantaggio siano i mancati aiuti forniti all’Italia nell’emergenza coronavirus.

Nel nobvembre 2018, gli euroscettici erano molto meno, si fermavano infatti al di sottodel 50%. In diminuzione anche la percentuale di quelli che vedevano nell’Europa una’occasione di vantaggio per il Paese: dal 37% infatti si è passati al 21%.

 

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