Coronavirus in Italia, zona rossa ampliata in Lombardia e 14 province

La vicenda del coronavirus in Italia si fa sempre più seria e ora la zona rossa viene ampliata in Lombardia a altre 14 province.

Coronavirus in Italia, zona rossa ampliata in Lombardia e 11 province
Coronavirus – Fonte: Pixabay

Coronavirus in Italia, mentre la situazione sembra essere sempre più grave le zone rosse vengono ampliate – anche se c’è chi non rispetta le restrizioni.

Le zone rosse ampliate in Italia

Questa notte il Consiglio dei Ministri si è riunito per firmare un nuovo Decreto in merito alle restrizioni e ampliamento delle zone rosse. Nonostante ci siano molti dubbi da parte del Governatori, le zone sono:

  • Lombardia
  • Provincia di Modena
  • Provincia di Parma
  • Provincia di Piacenza
  • Provincia di Reggio Emilia
  • Provincia di Pesaro Urbino
  • Provincia di Venezia
  • Provincia di Padova
  • Provincia di Treviso
  • Provincia di Asti
  • Provincia di Alessandria
  • Provincia di Novara
  • Provincia di Verbano Cusio Ossola
  • Provincia di Vercelli

Nel provvedimento viene sottolineata l’importanza

“di evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dalla lombardia e le 11 province interessate, nonché all’interno dei medesimi territori”

In caso di spostamento questo deve essere motivato da esigenze lavorative o di emergenza:

“fermo restando che è consentito rientrare presso il proprio domicilio o residenza per chi ne avesse necessità”

Il Premier Conte ha inoltre confermato che nelle zone del contagio le scuole resteranno chiuse sino al 3 aprile con sospensione di attività come cinema, teatro, scuole da ballo, pub, sale giochi – scommesse – bingo, discoteche e tutti i locali simili.

Per chi non dovesse osservare le norme:

“sono previste sanzioni dall’arresto sino a tre mesi e 206 euro di multa”

Le attività di bar e ristoranti potranno essere svolte solo dalle 6 alle 16:

“con obbligo da parte del gestore di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”

È naturalmente sospesa ogni attività sciistica, cerimonie religiose, civili e funerali (sempre nelle zone rosse indicate):

“i centri commerciali nelle giornate festive e prefestive i negozi interni saranno chiusi – con eccezione degli alimentari – così come sono chiuse le medie grandi strutture di vendita”

Nei giorni feriali è comunque richiesta una distanza di sicurezza di un metro da persona a persona:

“sono poi sospese le attività in palestre, centri sportivi, centri benesseri, centri termali, centri ricreativi e centri culturali”

Gli obblighi per chi non è della zona rossa

Ci sono anche obblighi per chi non risiede nella zona rossa ma nel resto del Paese, con proroga di annullamento manifestazioni di ogni genere che preveda l’affollamento di persone. Sospese le attività in pub, discoteche, sale giochi, sale scommesse e similiari.

Bar e ristoranti attivi ma con l’attenzione di porsi ad un metro l’uno dall’altro. Le scuole saranno chiuse sino al 15 marzo, sino a nuove eventuali disposizioni.

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