Venti gradi in Antartide, fake news o realtà? La risposta arriva dagli esperti

Venti gradi in Antartide, fake news e misurazione fai da te. Ecco qual è la verità di questa notizia di risonanza mondiale.

venti gradi in antartide

Il Polo Sud è sempre più caldo, l’ultima misurazione ha registrato venti gradi in Antartide.

La più alta registrata è stata di 18,3°C rilevati alla stazione meteorologica Esperanza nella Penisola Antartica, che come abbiamo visto deve ancora essere validata dell’Organizzazione Meteorologia Mondiale, WMO. Ora la registrazione parla di 20°C nell’isola di Seymour, sita all’estremità settentrionale della Penisola Antartica, cioè già fuori dal Circolo Polare.

La rivelazione controversa

Il dato diffuso è stato registrato da una stazione non omologata WMO e quindi non ritenuto attendibile. La sua diffusione potrebbe essere una fake news divulgata in malafede? Bisogna prima chiarire cosa possiamo ritenere attendibile ed il professor Teodoro Georgiadis spiega – come si evince anche da Meteobook –  quale sarebbe la procedura corretta per raccogliere e validare un dato meteorologico o climatico:

“Affinchè un dato possa essere considerato attendibile all’interno della Comunità Scientifica, deve essere raccolto seguendo le linee imposte dalla WMO e chiamate CIMO Guide. Questo, inoltre, non è sufficiente in quanto il dato deve venire successivamente validato attraverso ulteriori e ben precise procedure di controllo.”

Quindi prima di diffondere un rilevamento si dovrebbe seguire le giuste procedure.

Per prima cosa si deve tener conto che ogni macchinario impiegato deve rispondere a date linee guida, riguardo le tarature in modo che possano dare vita a risultati diversi. Per esempio, per la misurazione sarebbe meglio utilizzare la forma normalizzata tra 0 ed 1 e non utilizzare ognuno la propria unità di misura in forma ingegnerizzata. Questo non porterebbe il lettore a paragonare il risultato a quello delle misure ARPA, avendo una differenza che ignora le specifiche regole di controllo

“Da qui il rischio che il lettore finale sia indotto nel grave errore di considerare un dato migliore dell’altro e scatenare così un finimondo non giustificato.”

Quindi non si tratta di una bufala o una fake news, solo una divulgazione arbitraria di dati. Se questi dati sono affetti da errori di calibrazione, come probabilmente lo è questo dell’isola di Seymour, potrebbe diventare facilmente un distorcimento della realtà.

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