Bambina di 17 mesi morta ad Aosta: rimandata a casa 4 volte per “influenza” dall’ospedale

Una bambina morta ad Aosta di soli 17 mesi, dopo essere stata mandata a casa 4 volte per “una semplice influenza”. Aperta una indagine.

Bambina di 17 mesi morta ad Aosta: rimandata a casa 4 volte per "influenza" dall'ospedale
Neonata – Fonte Pixabay

Bambina morta ad Aosta dopo 4 visite al Pronto Soccorso che evidenziavano una semplice influenza. Che cosa è accaduto a questa piccola?

Mandata a casa 4 volte dal Pronto Soccorso

È morta a soli 17 mesi e ora l’indagine aperta vuole arrivare alla verità. Secondo una prima ricostruzione – come si evince anche da La Stampa e Repubblica – la piccola sarebbe stata portata dai genitori una prima volta il 5 febbraio al presidio pediatrico di Aosta e dimessa per una banale influenza.

I genitori però non convinti, non vedendo miglioramenti, hanno deciso di recarsi nuovamente il giorno dopo al presidio con lo stesso epilogo. Ritornano poi una terza volta l’11 febbraio: in quel frangente il medico curante riscontra un peggioramento ma la dimette sempre per influenza.

Il 12 febbraio la situazione precipita del tutto e la bimba viene trasportata urgentemente in ospedale con una ambulanza. I sintomi riscontrati gravissimi e un quadro clinico che non lasciava alcuna speranza. Per questo motivo è stata rianimata e portata con l’elisoccorso al Regina Margherita di Torino, dove è arrivata in arresto cardiaco e insufficienza respiratoria.

La bimba ha lottato con tutte le sue forze per alcuni giorni, per poi decedere davanti ai genitori completamente distrutti dal dolore.

Le indagini e la donazione degli organi

Un caso particolare e le indagini ora sono in mano alla Procura di Aosta che vuole andare a fondo della questione, dopo la denuncia dei genitori.

La prima cosa da accertare e verificare riguarda la condotta dei medici che hanno visitato la bambina. Per ora sono indagati quattro medici per omicidio colposo: atto dovuto, al fine che possano assistere all’autopsia con un consulente.

Le cartelle cliniche della bambina sono state sequestrate dagli iquirenti al fine di effettuare una ricostruzione degli eventi. I genitori hanno deciso di donare gli organi della loro bimba, così da poter salvare altri bambini malati.

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