Luigi Di Maio, drone a casa del Ministro degli Esteri: aperta un’inchiesta

Un drone a casa del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio durante la missione nei Balcani: aperta un’inchiesta.

Luigi Di Maio

Un drone nell’abitazione romana di Luigi Di Maio: cosa è accaduto?

Drone nell’abitazione di Luigi Di Maio

È giallo sul drone che nella notte tra l’11 ed il 12 febbraio scorso ha sorvolato l’abitazione romana del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Come evidenzia anche La Repubblica, l’ex leader grillino in quei giorni non era a casa, perché in missione nei Balcani.

Un drone avrebbe sorvolato per almeno dieci minuti il cortile della sua residenza nella capitale, per poi sparire nel nulla. Le forze dell’ordine avvertono il Ministro di quanto accaduto, mentre è ancora in missione.

Di Maio cerca di tenersi informato, ma ai suoi chiede di non preoccuparsi e non dar peso alla cosa.

Aperta un’inchiesta

La Questura di Roma avvia un’indagine, visto che il drone potrebbe aver registrato dati sensibili. Si attiva anche l’ufficio per le operazioni speciali. Massima attenzione al caso, che diventa una questione di sicurezza nazionale.

Almeno per il momento, la sicurezza intorno all’abitazione non è stata rafforzata. La capitale è da tempo oggetto di interesse per turisti ed appassionati, che utilizzano i droni per sorvolare i siti storici, nonostante sia in vigore il divieto.

Se capita che i proprietari vengano pizzicati, scatta la multa o il sequestro del velivolo. Una cosa che di giorno è ovviamente più facile controllare, mentre la notte i controlli diventano più difficoltosi.

L’abitazione del Ministro degli Esteri si trova, però, in una no fly zone. Quindi com’è stato possibile che un’apparecchiatura elettronica abbia sorvolato il cortile senza essere intercettata? È a questa e ad altre domande che le forze dell’ordine stanno cercando di dare una risposta.

Per ora, nessuna dichiarazione da parte di Di Maio. L’obiettivo è non ingigantire la cosa.

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