Caso Gregoretti, oggi il voto sul processo: Salvini sfida la maggioranza

Il caso Gregoretti arriva all’ultimo atto: previsto per oggi il voto al Senato. Matteo Salvini sfida la maggioranza.

caso gregoretti

Questa mattina si vota per il caso Gregoretti: cosa potrebbe accadere?

La vicenda Gregoretti

È previsto per oggi il voto in Senato sul caso Gregoretti. Si dovrà decidere se approvare o no l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader del Carroccio.

Come riporta anche La Repubblica, l’accusa per Matteo Salvini è di sequestro di persona. Lo scorso luglio, infatti, fu impedito lo sbarco immediato di 131 migranti tratti in salvo dalla nave Gregoretti.

L’allora Ministro dell’Interno bloccò lo sbarco per 4 giorni, non solo nell’attesa di trovare un accordo sulla ricollocazione dei naufraghi a bordo della Cristoforetti, ma, come dichiarato dallo stesso Salvini, il blocco fu dovuto ad una segnalazione del governo tedesco.

La Germania aveva infatti lanciato un allarme, segnalando la presenza a bordo della nave di 3 soggetti potenzialmente pericolosi.

Il voto in Senato

Oggi dunque si voterà in Senato: andrà in scena l’atto conclusivo di una vicenda che ha visto scendere in campo opposizione e maggioranza in un duello senza fine.

Compito della relatrice della Lega, Erika Stefani, illustrare l’iter che ha portato al voto che ha accolto la richiesta dei magistrati siciliani.

Previsto anche l’intervento di Matteo Salvini che dovrà spiegare e motivare la scelta del blocco in mare della nave Cristoforetti.

I partiti di destra proveranno a fermare il via libera della Giunta che lo scorso 20 gennaio rifiutò il no al processo di Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Le possibilità che l’ordine del giorno di FI e FDI sia approvato sono pari a zero, perché i partiti di destra hanno 139 senatori e per il via libera al documento servono 160 voti.

I 139 potrebbero ridursi se i leghisti, com’è prevedibile, si asterranno, nonostante la richiesta dello stesso leader del Carroccio di votare per il sì al processo.

Dalla maggioranza, invece, non ci si aspettano cambi di rotta.

Impostazioni privacy