Elena Ceste, emerge l’inaspettata decisione di Michele Buoninconti dal carcere

L’inaspettata decisione di Michele Buoninconti, in carcere per l’omicidio di Elena Ceste, lascia tutti perplessi. Ecco cosa sta accadendo

Elena Ceste
Elena Ceste

Il caso di Elena Ceste non sembra avere mai fine, oltre ai tanti dubbi e le domande ancora senza risposta – ora Michele Buoninconti fa sentire la sua voce dal carcere.

Il mancato mantenimento dei figli

In una recente intervista del padre della vittima  – Franco Ceste – rilasciata a Giallo, è emeso che Michele Buoninconti dal carcere non abbia mai versato alcuna somma per i suoi figli.

I ragazzi, oggi grandi, vivono insieme ai loro nonni materni che hanno cresciuto loro con tanto amore ma non con poche difficoltà economiche. Non solo, il padre dei ragazzi – da quello che si evince – non vuole firmare i documenti per la vendita della casa (metà di sua proprietà e metà di proprietà dei figli) che i ragazzi vorrebbero vendere proprio per aiutare i nonni.

Una intervista – come abbiamo riportato in questo nostro articolo – dove il papà della vittima racconta degli aspetti ancora inediti, dopo tutti questi anni di dolore.

Ma ora spunta una richiesta dell’uomo direttamente dal carcere.

La richiesta di Michele Buoninconti dal carcere

Michele Buoninconti è in carcere per scontare la pena di 30 anni di reclusione, con accusa di omicidio e occultamento di cadavere della moglie. Una vicenda agghiacciante avvenuta nel 2014 e che ancora oggi sembra non avere fine.

Michele ora è nel carcere di Alghero e si sta preparando alla sua nuova vita, tra gli studi universitari di Economia e una richiesta che ha lasciato tutti senza parole.

Alcune fonti – come riporta anche UrbanPost – che sono vicine al suo pool difensivo, riportano che l’ex vigile del fuoco sia pronto per la richiesta di revisione del processo.

La nuova indagine potrebbe essere condotta dalla Falco Investigazioni. Il Presidente dell’Associazione Biologi Forensi Italiani ha spiegato direttamente a FanPage:

“ci sono elementi genetici che le attività di indagine della Procura non hanno rilevato. queste tracce verranno a breve analizzate da noi”

L’investigatore Cannella ha confermato, sempre al quotidiano, che si stanno muovendo intorno ad una tesi alternativa per quanto riguarda non solo la scomparsa della donna ma anche il ritrovamento.

Il team vuole quindi analizzare la causa della morte – attribuita a strangolamento – e anche le modalità di scomparsa.

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