Scomparsa Luciana Fantato, emerge la verità sui resti ritrovati nel fiume

Svolta alle indagini sulla scomparsa di Luciana Fantato. La donna 59enne scomparve due anni fa e risultano essere suoi i resti trovati a giugno alla foce del fiume Terdoppio.

Luciana Fantato

Le conferme sono arrivate da analisi sul DNA.

Luciana Fantato scomparve due anni fa

La casalinga 59enne di Gambolò (in provincia di Pavia) scomparve il 10 novembre del 2017. A darne l’allarme il marito Pierino ed i due figli con i quali viveva. Le ricerca di Luciana Fantato sono continuate fino ad oggi e si erano quasi sopite. Il caso è stato trattato anche nel corso della trasmissione Chi l’ha visto. Ad essere indagato anche il marito, che ormai vive sepolto in una casa discarica. Una casa che è stata difficile da perquisire per i carabinieri poiché alcuni accessi alle stanze sono impossibili.  L’allontanamento era avvenuto proprio per questo motivo. Luciana Fantato, prima di lasciare l’abitazione, aveva lasciato un biglietto di sfogo contro il marito, un vero e proprio accumulatore seriale.

I resti umani nel fiume

Lo scorso giugno, sono stati ritrovati dei resti umani sulla spiaggia del fiume Terdoppio, tra Dorno ed Alagna. Soltanto nelle ultime ore è arrivata la certezza. Quei resti sarebbero proprio di Luciana Fantato. Le conferme sono arrivate grazie al test del DNA confrontato con quello dei familiari della donna, come si evince dal sito Fanpage. Il test è stato condotto dall’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia. La comunicazione ai familiari è avvenuta oggi pomeriggio, martedì 22 ottobre. Pier Giorgio e Marta, i due figli, attendevano ancora invano il ritorno della madre.

Ciò che ha causato la morte della casalinga non è ben noto. Verranno condotti ulteriori esami per stabilirne la causa. Che sia stata vittima di un’incidente o di una violenza. Che si sia suicidata? Ciò potrà essere appurato nei prossimi mesi. L’ipotesi più probabile, comunque, resta quella del suicidio.

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