Cavallerizza Reale, travolto dalle fiamme lo storico edificio di Torino patrimonio Unescu

Un vasto incendio ha devastato il tetto della Cavallerizza Reale, sito Unesco. Sul posto sei automezzi dei Vigili del Fuoco. Che cosa è successo?

cavallerizza reale

In fiamme lo storico edificio della Cavallerizza Reale, da anni occupato dai collettivi.

Incendio alla Cavallerizza Reale

È scoppiato verso le 7:30 di questa mattina il vasto incendio che ha devastato lo storico edificio della Cavallerizza Reale di Torino. Ad andare in fiamme il tetto del complesso. Sul posto stanno lavorando 6 automezzi dei Vigili del Fuoco, per cercare di domare le fiamme che hanno avvolto l’area delle scuderie e di quello che un tempo era il circolo dopolavoro.

Il gioiello barocco, patrimonio riconosciuto dall’Unesco, da anni è occupato dai collettivi, insediatisi per impedire la vendita della Cavallerizza, voluta dall’ex sindaco di Torino, Piero Fassino.  Nel 2014 un incendio doloso devastò lo storico complesso. Fu trovata carta imbevuta di liquido infiammabile all’interno dei locali in cui si scatenarono le fiamme.

Cosa ha scatenato l’incendio?

Al momento non si conoscono ancora le cause che hanno provocato la deflagrazione. Nel 2014 un altro incendio aveva devastato parte dell’edificio della Cavallerizza Reale:

“Sono qui a guardare quello che sta succedendo. Aspetto notizie dalle forze dell’ordine. Arrabbiata? Per il momento sono preoccupata. Aspettiamo una stima dei danni”,

ha spegato Luisa Papotti, la soprintendente ai Beni architettonici. Le fiamme si sarebbero originate nell’area delle Pagliere, un deposito abbandonato. Il timore è che le fiamme possano propagarsi fino all’Auditorium.

L’incendio scoppiato nelle prime ore del mattino sarebbe stato domato dalle 6 squadre di vigili del fuoco in azione. Dai primi riscontri, non risulterebbero esserci né feriti, né persone intossicate. Il tetto della Cavallerizza Reale sarebbe in parte crollato a causa delle fiamme. L’area da cui si sarebbe propagato l’incendio era piena di rifiuti, ma disabitata.

Per fine mese, intanto, si attende la presentazione del Piano che dovrebbe rilanciare il sito.

Notizia in aggiornamento

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