Evasione fiscale, pene salate con il “pacchetto carcere” di Bonafede

I grandi evasori non avranno scampo cosiddetto “pacchetto carcere” che sarà portato nella giornata di lunedì 21 ottobre in Cdm. A volerlo fortemente il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

Una manovra importante che si inscrive in una progettualità più ampia.

La lotta all’evasione del governo

Un governo, quello odierno, che, a detta di Alfonso Bonafede, ha posto l’accento sul raggiungimento di un’economia virtuosa e sulla tutela dell’ambiente. La manovra che sarà presentata domani al Consiglio dei Ministri, si inscrive, infatti, in una progettualità più ampia che ha avuto lo scopo di allontanare lo spettro di aumento dell’Iva.

«Questa è una manovra importante che permette agli italiani di non pagare cara la crisi di ferragosto»

Ha affermato il ministro nel corso della sua visita alla città di Perugia dove, in questi giorni si sta svolgendo l’Eurochocolate.

In cosa consiste il pacchetto carcere

La parte del pacchetto che sarà presentata domani, riguarda soltanto la parte fiscale. Questo perché, come ha sostenuto il Guardasigilli:

“Dobbiamo ancora decidere – ha spiegato il Guardasigilli – quale parte far entrare subito e quale in sede di conversione e comunque entro 60 giorni”.

Ancora da decidere, dunque, le questioni relative alle confische per sproporzione che non si sa, se riusciranno ad entrare tutte in un unico decreto fiscale. Una manovra che si rivolge, soprattutto, ai grandi evasori. Non si sa ancora, però, la soglia oltre la quale scatterà il carcere. Il ministro ha affermato, come si evince da TgCom, che la somma dovrebbe aggirarsi attorno ai 100000 euro.

L’obiettivo del pacchetto carcere sarebbe quello di preservare e rispettare le persone oneste, quelle che pagano le tasse onestamente. Tasse che potrebbero essere molto più basse se non ci fosse evasione.

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