Bambino precipitato a Milano, condizioni gravissime: scattano le indagini per omessa vigilanza

Gravissimo il bambino precipitato a Milano, con una visione molto più chiara di quanto sia accaduto durante la giornata di ieri. Ecco gli aggiornamenti

Bambino precipitato a Milano
Bambino precipitato a Milano

Novità sul bambino precipitato a Milano che non riguardano solo le sue condizioni di salute ma anche la modalità di caduta, da quella tromba delle scale.

Come è caduto il bambino di Milano?

Tutto si svolge presso la Scuola elementare Giovan Battista Pirelli alle 9.45, quando il piccolo sale su una ringhiera e precipita per 10 metri – dal secondo al primo piano – lungo la tromba delle scale.

Immediato il soccorso da parte del 118, con auto medica e Carabinieri sul luogo per indagare su come potesse essere accaduta la vicenda. Il traffico è stato bloccato al fine di consentire all’ambulanza di poter arrivare all’Ospedale Niguarda il prima possibile.

Il piccolo risulta essere in prognosi riservata (dato in aggiornamento) dopo aver subito una operazione per tentare la diminuzione della pressione intracranica.

Molti i genitori scossi che evidenziano di quanto quella ringhiera fosse alta – tanto che persino per un adulto sarebbe quasi impossibile scavalcarla.

L’indagine per omessa vigilanza

I Carabinieri hanno voluto immediatamente capire se il piccolo fosse solo al momento della caduta oppure in orario di ricreazione. Come si evince anche da Il Messaggero, risulta che il bimbo abbia chiesto di andare in bagno ed è uscito da solo dalla classe senza più rientrare a causa della caduta.

Non ci sarebbero testimoni dell’accaduto e ora gli inquirenti indagano per omessa vigilanza. Il Pm Ciardi ha aperto un fascicolo per lesioni colpose – disponendo che fossero effettuati degli accertamenti sulla ringhiera e tutti i presidi infortunistici presenti nella scuola.

Il Codacons chiede di espandere le verifiche su territorio nazionale, per accertare la sicurezza nelle scuole:

“fin troppi incidenti che si verificano nelle scuole e istituti che non risultano essere in regola”

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