Siria, partono i 5 giorni di tregua accettati da Erdogan. Trump: “Ritirerò le sanzioni”

Il Presidente Erdogan accetta i 5 giorni di tregua in Siria e permette ai curdi di ritirarsi nella safe zone. E poi cosa accade?

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Cinque giorni di tregua per la Siria accettati da Erdogan e ora Trump pensa di ritirare le sanzioni.

I cinque giorni di tregua in Siria

Ci sono state quattro ore di riunione e discussioni ad Ankara, dove il Presidente Erdogan ha firmato un accordo con il vicepresidente americano Pence. Saranno cinque i giorni di tregua al fine che i curdi possano andare nella zona sicura posta a 30km della zona calda del nord est.

Una volta terminati, la Turchia potrà continuare la sua operazione dandogli una conclusione definitiva.

I giorni di bombardamento e offensiva sono stati nove, con registrazione di 300mila sfollati e tantissimi morti – tra i quali anche dei civili.

Che cosa accade dopo i cinque giorni di tregua?

Grazie a questo accordo la Turchia ha guadagnato la sua zona di sicurezza nonché la frontiera libera. Non solo, perché Donald Trump ha confermato che appena le armi verranno deposte secondo i termini stabiliti – provvederà al ritiro delle sanzioni.

Nello stesso tempo il portavoce curdo Xelil ha dichiarato l’intenzione dei curdi di cessare il fuoco, avendo ricevuto anche delle “garanzie” da parte della Casa Bianca per il prossimo futuro:

“é una vittoriadella resistenza dei combattenti”

Donald Trump dopo questo risultato si reputa soddisfatto evidenziando un ottimo risultato

“un grande giorno per l’umanità”

Sottolineando che questo accordo non si sarebbe mai potuto ottenere pochi giorni addietro, ma che è stato possibile grazie ad un duro lavoro.

La Turchia dal canto suo blocca gli entusiasmi e dichiara che questa deve essere considerata solo una pausa:

“le operazioni militari termineranno definitivamente dopo il completo ritiro dalla regione”

Con i miliziani curdi disarmati e le loro strutture militari completamente distrutte.

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