Carabiniere ucciso, le ultime strazianti parole prima della morte: spunta l’ultima telefonata di Varriale

Ancora molti misteri sulla storia del Carabiniere ucciso ma ora spunta l’intercettazione, con le ultime strazianti parole dopo l’accoltellamento di quella notte

Carabiniere ucciso
Carabiniere ucciso

La vicenda del Carabiniere ucciso fa emergere degli scenari scioccanti ma ora spuntano anche le ultime parole, strazianti.

Carabinieri disarmati e senza tesserino

A distanza di alcuni mesi dalla tragica vicenda firmata dai due ragazzi americani, spunta la verità su quella notte ovvero che anche il collega Andrea Varriale fosse disarmato.

Un particolare che non passa inosservato e mette ancora meno luce su questa vicenda, misteriosa e delicata. Come si evince su Repubblica, il militare Varriale avrebbe “mentito” sulla questione proprio per non incorrere in punizioni.

Ora spuntano anche nuovi filmati dalle varie telecamere di sicurezza, che potrebbero dare una spiegazione alla mezz’ora di buco tra l’uscita dei due ragazzi americani dall’Hotel e l’incontro: si vedono transitare per le strade e perlustrare la zona, forse per capire dove vedersi senza che alcuna telecamera possa catturare il momento tanto atteso.

Le ultime parole prima del tragico decesso

Ma quello che lascia tutti senza parole, nuovamente, è la trascrizione della telefonata che Andrea Varriale compie alla centrale operativa, dopo l’accoltellamento del suo collega Mario Cerciello – come riporta La Repubblica.

E’ una conversazione di pochi secondi accompagnata da panico, terrore e speranza al fine che il suo collega possa salvarsi:

“mario, mario! una ambulanza subito…collega accoltellato…subito!”

Per poi continuare velocemente:

“perde tanto sangue, sto tamponando. fa veloce, che perde tanto sangue”

Nel mentre Varriale tampona e cerca di tenere sveglio il suo collega:

“mario guardami…mario ti prego. collega accoltellato, veloce 118…mario gaurdami”

Seguito da urla strazianti che tuonano al telefono:

“mamma quanto sangue, mannaggia la miseria – mario dai dai dai che ce la fai”

A quel punto l’operatore chiede dettagli sul tipo di ferita che presenta Mario Cerciello:

“sotto il braccio, ma perde una cifra di sangue. Mi sono tolto la maglietta sto tamponando io. dai mario tranquillo che stanno arrivando…ecco li vedi”

Le ultime parole di Mario Cerciello con voce flebile e bassa rispondono al collega:

“sto male…sto male”

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