Giovanni Tria, aliquota personalizzata nel progetto di riforma Irpef

Aliquota massima al 43%, ampia “no tax area” e prelievo azzerato per alcuni contribuenti, queste alcune agevolazioni del progetto di riforma Irpef di Tria

Giovanni Tria
Giovanni Tria, aliquota personalizzata nel progetto di riforma Irpef

Definito “rivoluzionario” dal Giovanni Tria, il progetto di riforma Irpef di Giovanni Tria potrebbe essere adottato dal nuovo Governo.

I progetti Irpef di Lega e Movimento 5 Stelle

Nel corso di questi ultimi mesi, la Lega e i 5 Stelle hanno elaborato nuove proposte di riforma Irpef da applicare all’attuale Governo.

La Lega ha portato avanti la proposta di flat tax, che prevederebbe l’imposta al 15 per cento per la fascia di reddito familiare tra i 15 e i 50 mila euro.

Questo progetto, tuttavia, presentava alcune complicazioni, come ad esempio la duplicazione del sistema tributario.

Nella versione caldeggiata invece dal Movimento Cinque Stelle il progetto di riforma Irpef prevedeva un prelievo del 23 per cento fino a 28 mila, con una no tax area fissata a 10 mila, del 37 fino a 100 mila euro e del 42 al di sopra di questa soglia.

Il progetto Irpef rivoluzionario di Giovanni Tria

Accanto alle elaborazioni di Lega e M5S, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso di questi mesi ha studiato e soppesato tre diversi progetti di riforma dell’Irpef.

Ce n’è uno in particolare che il Ministro del Governo Conte desidera lasciare a disposizione del prossimo Governo: si tratta di un progetto “rivoluzionario”, per com’è stato definito dal titolare del Tesoro.

Questo progetto, infatti, permetterebbe di superare la diatriba sul numero di aliquote, agevolando una pratica e suddivisa riduzione del carico fiscale.

L’idea sarebbe quella di tralasciare i classici scaglioni e di applicare, invece, alla maggior parte dei redditi, una formula che definisca l’imposta in modo progressivo e graduale, in base a un modello già adottato in Germania.

In questo modo, l’aliquota massima resterebbe al 43 per cento per i redditi più alti, e allo stesso modo una più ampia “no tax area” azzererebbe il prelievo per la fascia bassa dei contribuenti.

A questo progetto viene per il momento associato un costo che oscilla tra i 7 e gli 11 miliardi di euro.

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