Open Arms, 121 migranti a bordo che chiedono un porto sicuro: “Italia o Malta trovate la soluzione”

La Open Arms torna all’attacco e chiede un porto sicuro per i 121 migranti a bordo, salvati dalle acque libiche. Malta o Italia?

Open Arms
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La Ong spagnola Open Arms è partita all’attacco e aspetta un porto sicuro da Malta oppure dall’Italia per far sbarcare tutte le persone a bordo.

Il salvataggio della Ong

Da cinque giorni la Ong spagnola è in acqua bloccata in mezzo al mare, senza che nessuno – come da loro evidenziato – abbia detto loro cosa fare e dove andare.

La nave è circa a 30 miglia da Lampedusa restando però in acque internazionali dopo aver salvato 121 migranti in acque libiche, che avevano bisogno di soccorso in due frangenti differenti:

“che l’italia o malta si mettano a lavoro e trovino una soluzione”

Il fondatore Oscar Camps ha chiesto immediata soluzione, così come è stato fatto per la Alan Kurdi approdata a Malta con i suoi 40 migranti:

“è incredibile che l’europa non tenga conto della situazione”

Sottolineando che i diritti di queste persone vengono calpestati lasciando tutti alla deriva senza risposta.

Il braccio di ferro tra Italia e Malta

Fino a questo momento Malta ha negato l’approdo della Ong spagnola dopo aver accolto i 40 migranti della Alan Kurdi invitando loro a rivolgersi al loro Stato di Bandiera.

L’Italia non ha fornito alcuna risposta dopo il divieto firmato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha negato l’avvicinamento e l’approdo.

Camps ha fatto sapere che la situazione a bordo è ai limiti:

“abbiamo già avuto delle crisi, tutti hanno bisogno di assistenza immediata”

Sia sotto un punto di vista psicologico e sia sotto un punto di vista medico.

Nei prossimi giorni è inoltre previsto un aumento della tensione, visto il ritorno in mare della Viking e Alan Kurdi che battono le coste libiche in attesa di qualcuno che possa aver bisogno di aiuto.

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