Turiste uccise in Marocco, processo chiuso tra condanne a morte ed ergastoli

Il processo per le due turiste uccise in Marocco si è chiuso con una sentenza che ha fatto il giro del Mondo. Ecco i dettagli del caso

Turiste uccise in Marocco
Turiste uccise in Marocco

Le due turiste uccise in Marocco hanno sconvolto tutti, non solo per l’atroce delitto ma anche per la modalità e premeditazione. Ora il processo si è chiuso con una pena che ha colpito gli utenti.

La morte delle due turiste scandinave

Louisa Vesterager Jespersen e Maren Ueland erano due amiche scandinave di 24 e 28 anni – e la loro vacanza si è trasformata in un incubo.

Le due donne sono state prima uccise e successivamente decapitate nel dicembre 2018 sulle montagne dell‘Alto Atlante a 70 chilometri da Marrakech, mentre facevano campeggio.

La sentenza del processo per l’omicidio in Marocco

Si è chiuso il processo per il caso che ha sconvolto l’opinione pubblica e ha visto due giovani turiste ignare, essere prese di mira da alcuni uomini vicini all’Isis.

Ci sono tre condannati a morte ovvero il venditore ambulante – presunto capo jihadista –  di 25 anni che ha confessato di aver organizzato tutto, un falegname di 27 anni e un terzo ragazzo di 33 anni – come si evince da News Hespress.

Ci sono anche altre 21 condanne per altre 21 persone con pene differenti da 5 anni sino all’ergastolo a seconda del loro ruolo nella terribile vicenda. Complici della mente del gruppo, che ha confessato di aver premeditato, organizzato e anche ucciso una delle due giovani filmando la scena.

Le accuse sono molteplici come omicidio premeditato, atti terroristici, responsabilità di Stato.

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