Lo chef Pietro Parisi: ‘Il reddito di cittadinanza mi ha rovinato, i lavapiatti adesso se ne stanno a casa’

Il Reddito di cittadinanza un bene? Lo chef Pietro Parisi dice la sua: ‘Nessuno vuole più lavorare’. Ecco cosa è successo quando è subentrato

Lo chef e il reddito di cittadinanza
Chef Parisi

Il Reddito di cittadinanza ha aiutato tante famiglie, ma per alcuni datori di lavoro come lo chef Parisi è stato solo un danno. Come tutti sappiamo la Trasparenza fiscale piace a pochi, ad aprire l’analisi dello scenario lo chef Pietro Parisi, che lascia i luoghi più chic per ritornare alle origine e scoprire che il lavoro che da sempre ha rappresentato la forza motrice dell’uomo, diviene un lusso per pochi.

Con il reddito, secondo il noto chef, la gente che una volta faceva carte false per lavorare, come cameriere, lavapiatti, aiuto-cuoco e uomini delle pulizie si è letteralmente volatilizzata. D’altra parte è altrettanto comprensibile che solo un folle si avventurerebbe al mondo del lavoro in un territorio dove il reddito di cittadinanza viene servito in un piatto d’argento.

Il reddito di cittadinanza diviene lo slogan: ti piace guadagnare facile

Lo chef Pietro Parisi sottolinea quanto sia difficile oggi trovare manodopera per un ristorante. Lui stesso che decide di puntare su se stesso e su gli altri in prima persona, con l’apertura di un ristorante e quindi di un luogo di lavoro per tanti si scontra con la cruda realtà dell’assenza di personale, perché oggi si preferisce il reddito di cittadinanza al lavoro.

In Italia il lavoro si raddoppia per gli impieghi a bassa qualifica mentre il personale svanisce, vengono a mancare gli uomini di “fatica”, coloro che giustamente preferiscono stare a casa è guadagnare senza il minimo sforzo 600 o 700 euro.

Ecco le sue parole:

«Sono in ferie di cittadinanza perché il lavoro c’è, ora mancano i lavoratori. Le aziende di servizi, che hanno manovalanza, sono nelle stesse condizioni. Qui, nel napoletano, è un grosso problema. Ad un operaio edile il lavoro extra non manca: sui grossi lavori c’è sempre richiesta supplementare di manodopera.

Poi continua

Basta che ti fai un servizietto a settimana, vai ad aggiustare qualcosa in un appartamento, fai le mattonelle nel bagno, ecco che tiri fuori la giornata e sommi al reddito – conclude – Ma sto reddito non dovrebbe durare in eterno».

Insomma, un’analisi piuttosto negativa del reddito.

La manovalanza diviene un lavoro di elite

Secondo lo chef, quindi, il Reddito di cittadinanza aumenta il lavoro nero, le truffe e la trasparenza svanisce, si arrotonda con pochi giorni di lavoro oppure nei week-and.

La manodopera manca, la richiesta è alta e il compenso diviene non meno di 50 euro a giornata. Un lavoratore riesce a portare facilmente a casa uno stipendio di circa 1000 euro in 4 giorni di lavoro sommandolo al contributo del reddito.

 

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