Corpo smembrato a Milano, la confessione e ricostruzione dei due killer

Due fermi per il corpo smembrato a Milano, con una ricostruzione e la confessione di quanto accaduto durante una festa

Corpo smembrato a Milano
Corpo smembrato a Milano

Il cadavere del corpo smembrato è stato trovato a Milano, dopo che è stato spento un incendio nel gabbiotto dei rifiuti. Un fermo per due persone e la ricostruzione dei fatti.

L’arresto per omicidio

Il 30 marzo sono stati chiamati i Vigili del Fuoco per spegnere un inizio di incendio, all’interno di un gabbiotto dei rifiuti appartenente ai condomini di quella zona di Milano.

Tra questi un corpo completamente smembrato e decapitato, con gli arti ben disposti vicino al tronco e una bombola del gas per fortuna inesplosa. Il corpo era riposto all’interno di una valigia trolley e il tutto è stato studiato nei minimi particolari al fine di eliminare ogni tipo di traccia.

Per questo terribile omicidio sono stati fermati dalla Polizia, due uomini di origine colombiana che sono arrivati a Milano da pochi giorni: uno di questi stava per imbarcarsi su un aereo per tornare in patria. 

La vittima non è ancora stata identificata, nonostante si sia riuscito a trovare un’impronta digitale non bruciata ma non segnata sul database italiano.

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione e come riportato dal TGCOM24, la vittima è stata accoltellata al petto e alla gola a seguito di una banale lite.

Si trovavano tutti insieme ad una festa di un gruppo di colombiani, in Via Carlo Carrà: dopo la lite per motivazioni legate alla vita colombiana, la persona agonizzante è stata trascinata in una stanza. Mentre una terza persona ripuliva la casa dal sangue, i due colombiani fermati – uno di 38 anni e uno di 21 anni – smembravano accuratamente il cadavere con colpi di accetta, per poi riporlo all’interno di un trolley.

Lo stesso è stata poi portato tra i cassonetti della spazzatura a dieci metri di distanza dall’abitazione, per poi appiccare il fuoco che avrebbe dovuto distruggere ogni traccia e prova. 

I due sono stati accusati di omicidio e vilipendio di cadavere, con il ritrovamento dell’arma del delitto e del carrellino all’interno dell’abitazione. 

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