Ciclone Idai, Mozambico e Zimbabwe flagellate: 157 morti in aumento

Il Ciclone Idai sta flagellando il Mozmbico e lo Zimbabwe lasciando dietro di se devastazione, morti e distruzione totale che sembra non cessare il suo cammino. Cosa è successo?

Ciclone Idai, Mozambico e Zimbabwe flagellate: 157 morti in aumento

Il Ciclone Idai sta devastando tutta l’Africa meridionale lasciando dietro di se una situazione di totale devastazione. Vediamo insieme il primo bilancio di vittime e danni.

Il ciclone Idai

Durante il fine settimana sull’Africa Meridionale si è abbattuto un forte ciclone che sta devastando tutta la zona, con raffiche di vento sino a 160 km/h e piogge torrenziali. 1,6 milioni di persone vivono in tutte queste zone con una prima stima di 145 morti.

Il ciclone tropicale ha poi trasportato venti ancora più forti che sono arrivati sino a quasi 170 km/h portando via i tralicci dell’energia elettriche e colpendo 60mila persone solo in Mozambico (280mila sono bambini).

Ad una stima odierna i morti sono saliti a 157, anche se ci sono molti dispersi da considerare e una stima che sicuramente porterà ad un dato più alto – vista la condizione non ottimale di tutto il territorio. Oltre ai forti venti si sono scatenate inondazioni che hanno riguardato 1,5 milioni di persone e che stanno devastando tutte le città dell’Africa meridionale.

Le parole del Presidente

Il presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnagagwa ha chiesto lo stato di emergenza, soprattutto lungo la città costiera di Brera che presenta i maggiori danni.

Sono per ora 50.000 i residenti che sono rimasti bloccati e l’aeroporto è rimasto chiuso, sino a nuovo ordine. La situazione non può che peggiorare, secondo l’Unicef, visto che il ciclone si sta spostando verso Ovest.

Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla vicenda. 

 

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