Legittima Difesa, cosa prevede la nuova riforma: per i Magistrati maglie più strette

Cosa prevede la nuova riforma della Legittima Difesa? Le regole in arrivo sono a favore di chi si difende e si stringono le maglie intorno ai Magistrati

Legittima Difesa, cosa prevede la nuova riforma: per i Magistrati maglie più strette

La legittima difesa sta per andare al vaglio del Senato, ma quali sono le variazioni in merito all’ultima riforma? Vediamo insieme cosa prevede e quali le raccomandazioni.

Che cosa prevede la riforma

Come riportato dal Corriere della Sera, la riforma sta per passare al Senato. Ma cosa prevede? Se la difesa della propria abitazione o luogo di lavoro tramite un’arma da aggressione – pistola o altro – provoca un danno fisico al rapinatore, il difensore sarà soggetto comunque ad una indagine da parte del giudice.

Quest’ultimo deciderà poi se archiviare o re inviare a giudizio il caso: ma quello che cambia sono le condotte per i Magistrati, infatti la difesa domiciliare adesso viene considerata

“sempre sussistente – agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o altri mezzi di coazione fisica”

Il grave turbamento

Nei casi specifici di una difesa in condizioni di minorata o grave turbamento, si esclude la punibilità. Questo accade soprattutto in frangenti particolari come irruzioni notturne, donne sole, anziani e presenza di bambini, agendo quindi per salvare le persone coinvolte nonché la propria abitazione. Sarà sempre un giudice – come sopra – a valutare la situazione e le dinamiche per la difesa stessa.

Questo significa – salvo variazioni, aggiunte e modifiche da parte del Governo – che la legge ritiene proporzionale qualsiasi tipologia di difesa a prescindere se il rapinatore sia armato oppure no, dai mezzi con cui si reagisce e dalle persone/beni da difendere. 

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