Cosa succede al tuo corpo quando mangi velocemente

Osservare ciò che si mangia può essere più facile a dirsi che a farsi, ma uno studio recente dimostra che potrebbe non riguardare solo ciò che è nel vostro piatto: potrebbe essere la rapidità con cui scompare.

Un gruppo di ricercatori giapponesi ha seguito 1.083 adulti per cinque anni, dividendoli in tre categorie in base alla rapidità con cui hanno mangiato: lento, normale e veloce.

Hanno anche risposto a un questionario all’inizio dello studio, condividendo la loro dieta, attività fisica e storia medica.

All’inizio, nessuno dei volontari aveva la sindrome metabolica – che significa almeno tre fattori di rischio.

Tra questi ci sono obesità addominale, basso colesterolo HDL “buono”, alti trigliceridi, ipertensione e glicemia alta – che possono portare a problemi di salute che riguardano il cuore e il diabete.

Il risultato a 5 anni di distanza

Quando i partecipanti sono stati richiamati cinque anni dopo, a 84 era stata diagnosticata la sindrome metabolica – e la loro velocità di alimentazione era un importante predittore.

I digiunatori incrementavano dell’89% in più di probabilità di avere la sindrome metabolica rispetto ai mangiatori lenti e normali.

Solo il 2,3% dei consumatori lenti ha ricevuto la diagnosi, rispetto all’11,6% dei digiunatori.

Ma non è tutto. I mangiatori veloci hanno visto anche un aumento di peso, dei girovita più grandi e livelli più alti di zucchero nel sangue rispetto a coloro che mangiavano più lentamente.

Mangiare lentamente: il consiglio degli esperti

I ricercatori dicono che ingurgitare il tuo pasto lentamente fa sentire pieni prima, senza esagerare col cibo.

Quando le persone mangiano velocemente tendono a non sentirsi piene e hanno maggiori probabilità di mangiare troppo“.

Queste le parole di Takayuki Yamaji, autore dello studio e cardiologo presso l’Università di Hiroshima in Giappone.

Mangiare velocemente causa una maggiore fluttuazione del glucosio, che può portare all’insulino-resistenza“.

Pertanto, è bene mangiare lentamente, masticando per almeno 11 secondi, in modo da ingerire il cibo già triturato bene.

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