Omicidio Cardito, Tony in lacrime chiede perdono dal carcere: “Ho paura, mi uccideranno”

Tony Badre in carcere per l’omicidio Cardito, chiede perdono in lacrime per quello che ha fatto al piccolo Giuseppe

Omicidio Cardito, Tony in lacrime chiede perdono dal carcere: "Ho paura, mi uccideranno"
Tony e Giuseppe – Omicidio Cardito

Numerosi i nuovi dettagli che emergono in merito all’omicidio Cardito all’indomani dei funerali del piccolo Giuseppe, dove ci sono stati attimi di tensione bloccati dalle Forze dell’Ordine.

Tony Badre chiede perdono

Tony Badre è l’uomo accusato dell’omicidio del piccolo Giuseppe, che è stato picchiato brutalmente per aver rotto la sponda del letto nuovo. Un inquietante racconto quello dell’omicida che – sempre secondo la ricostruzione – avrebbe lasciato il piccolo agonizzante sul divano senza chiamare i soccorsi.

Oggi Tony è in isolamento al Carcere di Poggioreale, con il timore che gli altri detenuti possano svolgere delle ritorsioni nei suoi confronti. Il consigliere regionale dei Verdi – Francesco Borrelli – si è recato presso la struttura per parlare con il detenuto

“Quando mi ha visto piangeva e chiedeva perdono. non ho provato alcuna pietà”

Parole dure quelle del consigliere che non ha potuto non pensare alla furia dell’uomo, nei confronti di un bambino innocente e contro la sorellina di quest’ultimo che ora si trova in ospedale.

Francesco Borrelli ha inoltre voluto confrontarsi con i vertici del carcere, che cercano di dare una vita dignitosa ai loro detenuti coinvolgendoli anche nel miglioramento di alcune zone: cosa per cui Tony non sarà chiamato a fare, vista la paura che gli altri detenuti possano in qualche modo effettuare delle ritorsioni su di lui.

“chi uccide è un mostro, ma se si tratta di un bambino la condanna deve essere durissima”

Aggiunge il consigliere evidenziando che nessuna attenuante dovrà mai essere presa in considerazione.

Funerali e accuse alla mamma

E mentre Badre si trova in carcere, la mamma di Giuseppe è stata iscritta nel registro degli indagati per non avere provato a fermare la furia violenta del suo compagno o chiamato i soccorsi per il figlio.

Ieri i funerali della piccola vittima, ci sono stati anche momenti di tensione e l’intervento delle Forze dell’Ordine: i parenti del padre naturale di Giuseppe si sono scagliati contro la mamma del piccolo accusandola e minacciandola. 

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